L'importanza di un buon trattamento termicoACADEMY > PILLOLE TECNICHE E INFORMAZIONI > Tempra: tipologie e resistenzeTrattamenti speciali

Tempra: tipologie e resistenze

Gli utensili standard Rolleri sono temprati a induzione.
La caratteristiche più rilevanti sono rappresentate dalla durezza superficiale, che può raggiungere i 60HRC e dalla capacità di penetrazione del trattamento nel materiale che può arrivare fino ai 4mm di profondità.
Per garantire una durezza costante su tutte le parti di lavoro interessate al trattamento termico, è necessario un doppio passaggio pertanto dopo una fase di tempra a induzione, si interviene con la fase di rinvenimento.
Rolleri applica diverse tecniche di tempra in relazione al materiale utilizzato e a al tipo di profilo da trattare termicamente: è possibile temprare a "alta frequenza" e "bassa frequenza".
Grazie alle due tecniche, la durezza superficiale è garantite ma per i profili sezioni strette, evitiamo rischi di rotture o cricche interne.
Di seguito viene mostrano un confronto tra la tempra a cuore e la tempra a induzione Rolleri.

 

 

Durante le operazioni di piegatura l’utensile è sottoposto a ripetuti carichi e sollecitazioni, perciò gli utensili Rolleri sono progettati e realizzati per resistere ad 1.000.000 di cicli di lavoro.
Per raggiungere questo obiettivo Rolleri ha scelto la tempra ad induzione, infatti utensili con bassa durezza superficiale tendono a usurarsi nelle zone di lavoro diventando inutilizzabili e obbligano il piegatore alla sostituzione dell’attrezzatura o alla alla ripassatura frequente dei pezzi usurati.

Perché la tempra superficiale ad induzione e non a cuore?
La tempra superficiale ad induzione dei materiali ferrosi è un trattamento di tipo selettivo che consente l’indurimento delle superfici di lavoro degli utensili, migliorandone le proprietà di resistenza all’usura.
Le superfici così indurite offrono in esercizio ottime caratteristiche di resistenza al danneggiamento, alla deformazione plastica, al carico di contatto ed al grippaggio. Il trattamento consente di indurire più superfici, anche con profondità diverse, così da ottimizzare le caratteristiche resistenziali di ogni regione dei pezzi.
La tempra ad induzione permette di abbinare all’elevata durezza ottenuta in superficie (circa 4 mm di profondità), 54-60 HRc (1980-2200 N/mm2), le caratteristiche di resistenza meccanica e tenacità (resistenza agli urti) offerte dal nucleo; queste ultime rimangono infatti inalterate rispetto allo stato preliminare del materiale, abitualmente normalizzato per gli acciai al solo carbonio (ad es. C45) e bonificato per gli acciai legati (ad es. 42CrMo4).
Rispetto alla tempra a cuore, che arriva a 50 HRc, si ottiene una durezza superficiale superiore e si mantengono inalterate le caratteristiche meccaniche del corpo dell’utensile.
Questo si traduce in una minore usura delle zone di lavoro e quindi una durata molto superiore dell’utensile.
Il trattamento si compone di un rapido riscaldamento localizzato di austenitizzazione, seguito da un immediato spegnimento tramite getti d’acqua o soluzioni di polimeri convogliati direttamente sulla zona riscaldata, il ciclo termico è completato dal rinvenimento di distensione finale.
Il trattamento offre un buon controllo delle distorsioni e delle deformazioni; presenta, inoltre, bassi rischi di rotture di tempra.

TEMPRA A CUORE
TEMPRA A CUORE
TEMPRA A INDUZIONE ROLLERI
TEMPRA A INDUZIONE ROLLERI

Questo grafico dimostra che:

la tempra ad induzione Rolleri ha un'usura pari a 0.003 mm dopo 12600 colpi;

la tempra a cuore ha un'usura pari a 0.014 mm dopo gli stessi colpi.